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Dottor Samuele Maffei

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In virtù di questa visione “centrale” dell’intestino, vent’anni fa abbiamo portato, per primi, l’idrocolonterapia (ICT) a Firenze. Ai tempi era ancora una pratica sconosciuta ma già dalle prime sedute intuimmo quanto potesse essere di aiuto per chi soffriva di problematiche intestinali.

 
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Domande Frequenti

 

 

 

Come avviene una seduta d’ICT

La persona è sdraiata in modo confortevole sul fianco. Si utilizzano telo, mutandine e kit monouso. Viene introdotta dolcemente  nel retto una cannula lubrificata sterile,fornita di due tubi collegati ad un apposito macchinario, uno per l’entrata dell’acqua e l’altro per lo scarico dei materiali fecali rimossi: il tutto si svolge all’interno di un circuito chiuso che non permette la fuoriuscita di feci o cattivi odori. L’operatore effettua l’irrigazione con acqua a temperatura e pressione variabili a seconda delle diverse esigenze. Il trattamento dura circa 45 minuti.


L’ICT è dolorosa?

No, indolore e non invasiva, si svolge in un contesto di pieno relax e intimità.

Da chi viene effettuata?

E’ eseguita da medici o infermieri adeguatamente preparati.

Necessita di preparazione?

Di solito sì, in base alla visita medica. La preparazione standard consiste nell’assunzione di un prodotto per ammorbidire le feci, e nell’astensione da determinati cibi almeno 5 giorni prima della seduta.

Ogni quanto è utile ripeterla?

Le sedute del primo ciclo vanno effettuate a distanza di 7-14 giorni l'una dall’altra, poi è consigliabile eseguire una seduta di mantenimento ogni 4-6 mesi per impedire la formazione di nuove incrostazioni. 
 

Dopo la seduta si possono riprendere le normali attività?

Sì, dopo il trattamento non si ha nessun disturbo, anzi normalmente
si avverte una sensazione di leggerezza, testa libera e addome sgonfio.

 

 

 

 


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